Un tramonto mancato. Una luce
mancata. Un incontro mancato. Immensamente tutto mancato appare. Anonimamente invisibile tutto appare.
E se fosse l’anonimia, la nuova identificazione? Una cosa meno è radica e più
appartiene, paradossalmente. Ovunque gru avvoltoio graffiante stupratore di terreni ancora vergini. Ventiquattro marzo duemilatredici: ovunque un grigio cemento indifferentemente colato in tutto ciò che è. Ventiquattro marzo duemilatredici: milanononèmilano, essendo Milano.
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