La verità è
che Beppe Grillo (e il suo movimento) appare sempre più come un maiale
orwelliano. È anche vero però che una
società che ha concepito un movimento è una società inquieta e malata e che ha espresso
il bisogno di una transizione. Non
avrebbe bisogno né di muoversi né di movimenti, se non si sentisse alienata. Ma
non possiamo nemmeno sostenere questi “umani”; perché è anche vero che la colpa non è dei
movimenti che nascono ma delle
condizioni sociali che l’hanno partorito. Allora mi viene da pensare che l’unica
soluzione che ci rimane è crollare. Finalmente distruggerci. Perché l'innalzarsi
è preceduto da un crollo. Dovremmo unirci per crollare, definitivamente. Ma per
crollare e per essere uniti ci vuole per la prima tanto coraggio e per la
seconda tanta onestà intellettuale. Io vivo personalmente
nell’irrappresentabilità.
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